Una famiglia italiana su tre, pur avendo un conto in banca, non è in grado di leggere l’estratto conto. Secondo un recente studio della Banca d’Italia, il livello di alfabetizzazione finanziaria dei nostri connazionali è molto basso. Nell’indagine-sondaggio di Bankitalia, oltre il 30% degli italiani è entrato in difficoltà proprio con l’estratto conto.
Ancora più in difficoltà ci siamo rivelati con i temi della previdenza sociale, le caratteristiche dei mutui o il mercato azionario. Le famiglie più a digiuno di temi finanziari sono quelle del Sud (una percentuale di risposte corrette del 35%), contro quelle del Centro (45%) e del Nord (48%). Forse in Italia serve qualcosa di simile all’agenzia americana di vigilanza sui servizi finanziari, che si occupa anche di fornire aiuto ai risparmiatori.
L’estratto conto si divide in tre parti.
L’elenco movimenti è strutturato su diverse colonne: in pratica contiene l’elenco delle operazioni in entrata e in uscita dal conto, ordinati per data (sulla prima colonna). Nella seconda, c’è il giorno in cui l’operazione va in valuta (quindi produce gli effetti per il conteggio degli interessi). Nella terza colonna, ci sono i prelievi e i pagamenti (flusso in uscita). Nella quarta, i versamenti e gli accrediti (flusso in entrata). Nella quinta colonna, c’è la descrizione dell’operazione.
Il riassunto a scalare è invece la sequenza di saldi positivi o negativi, e si ottiene mettendo insieme tutte le operazioni con la stessa data di valuta (vedi seconda colonna). I saldi sono in ordine cronologico e moltiplicati per il numero dei giorni in cui il conto ha avuto quel saldo di valuta. In questo modo si hanno i numeri con segno negativo (numeri debitori) e quelli con segno positivo (numeri creditori). Da questi due valori, divisi per 100, si ottiene il calcolo degli interessi.
L’ultima parte dell’estratto è quella che riporta il riepilogo annuale delle spese sostenute per la tenuta del conto corrente e per tutti i servizi che ci aiutano a gestire la liquidità e i pagamenti. E’ in questa sezione, inoltre, che sono segnalati i costi che sosteniamo per affidamenti e sconfinamenti. Infine, il riepilogo riporta il numero delle operazioni effettuale, l’ammontare totale delle spese, e il confronto di queste con quanto riportato nel documento di sintesi, per capire se ci sono altre tipologie di conto più adatte alle nostre esigenze.