La discesa verso gli abissi innestata nei giorni scorsi dallo sgonfiamento dei mutui subprime americani si è temporaneamente arrestata. Forse le dichiarazioni di fiducia nelleconomia globale di vari esponenti delle Istituzioni finanziarie, unite alle robuste iniezioni di liquidità da parte delle varie banche centrali, hanno finalmente posto un freno alle vendite di panico e oggi le borse sono tornate positive, anche a Wall Street.
Un altro fattore che sembra aver frenato lemorragia finanziaria dei giorni scorsi è stato in America la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio per il mese di luglio, superiori alle aspettative. Tale indice è stato interpretato dagli operatori come la cartina di tornasole di fondamentali macroeconomici solidi, pur sapendo che il bubbone dei mutui subprime non mancherà di far sentire i suoi effetti nel futuro. Non basteranno i palliativi delle Banche Centrali, è una questione di cultura finanziaria e di oculatezza spesso mancanti nel gestire materie spinose come i mutui, spesso aldilà delle proprie possibilità.
Riprendendo il filo del discorso sullo stop loss, oggi parliamo di un altro strumento estremamente interessante e utile per il piccolo risparmiatore : il take profit. Tale marchingegno serve a chiudere in profitto le posizioni poste in essere dal target price impostato e che mostrano segnali divergenti rispetto al trend.
Quando si compra unazione, si imposta lo stop loss e un primo target di riferimento, verso il quale si pensa si diriga. Quando la configurazione tecnica suggerisce una inversione di trend dopo il raggiungimento del nostro obiettivo, invece di aspettare lo stop profit posto più in basso, si può utilizzare tale presa di profitto. Quello piu utilizzato si imposta sul test del nostro target price e viene applicato se questa quota respinge i corsi senza essere impallinata al rialzo. Le posizioni saranno chiuse e il guadagno verra portato a casa.
Il Take profit va utilizzato in particolare nei momenti brevi e violenti, in particolare qualora il trend non sia chiaramente in rialzo. In queste situazioni, lutliizzo avventato del take profit può portarci a perdere un titolo che non ha ancora concluso il suo ciclo vitale: classico esempio di bad timing è quando il titolo appena venduto continua a salire per mettersi magari a correre.