L’ansia di un colloquio di lavoro può in qualche modo ricordare quella che si aveva in sede di esame; non sappiamo chi sarà il nostro interlocutore, quali domande ci rivolgerà e in che modo ci valuterà, dunque, sia per chi è alle prese con il primo colloquio che per i veterani, l’ansia di prestazione in fase di colloquio mette in agitazione la maggior parte di noi.
Vi sono comunque alcuni comportamenti che possono aiutarci in fase di colloquio.
La fase pre colloquio riguarda l’incontro con la receptionist: sarà quindi importante dare una buona impressione già all’entrata dell’azienda; potrebbe infatti capitare che il selezionatore chieda dei pareri anche alla receptionist.
La fase più importante è chiaramente quella del colloquio con l’esaminatore; un ruolo importante lo gioca l’aspetto psicologico e motivazionale; ci deve quindi caricare ed essere fiduciosi dei propri mezzi e delle proprie possibilità; meglio se si riesce a nascondere il nervosismo; in questo modo sarà anche più facile intrattenere una conversazione gradevole e interessante.
Terminato il colloquio, potrebbe essere una buona mossa quella di chiedere in che modo si svolgerà la fase successiva; in tal modo infatti il selezionatore percepirà un vostro reale interesse per la posizione.
L’ultima fase consiste nell’annotarsi a mente fresca le impressioni sul colloquio segnando i pro e i contro che hanno caratterizzato l’incontro; questo potrebbe essere utile sia per futuri colloqui sia per un eventuale secondo confronto con il vostro selezionatore.