Come Aprire un’Attività di Successo

Lavorare “in proprio” è diventata al giorno d’oggi una vera e propria sperata alternativa al posto del classico lavoro fisso: questo perché con l’avvento di sempre maggiori e diverse leggi che sembrano non tutelare più il lavoratore, si ha, con il passare del tempo, il desiderio sempre più forte e convinto di trovare una sistemazione che possa essere considerata, col tempo, una reale opportunità di lavoro.
Certo, è anche vero che creare dal nulla un posto di lavoro non è semplice, soprattutto se si è alle prime armi e non si ha una grande esperienza nel settore: tenere in vita una attività, infatti, non è cosa da poco se si considera che serve una buona dose di spirito d’iniziativa , ma anche di fiuto per gli affari , furbizia, entusiasmo e un bel po’ di senso pratico per riuscire a tenere sulla cresta dell’onda il proprio negozio.

Inoltre, la vitalità e la buona salute dell’attività, dipendono anche da altri fattori non meno importanti: non ultimo, il luogo in cui essa viene stabilita. Infatti, mettere in piedi un negozio – o più in generale, un locale, un’attività, una scuola di danza o qualsiasi cosa abbia a che fare con il lavoro “in proprio” – in una zona non particolarmente “battuta”, significa quasi sempre mettere inevitabilmente la parola fine all’attività stessa prima ancora che essa possa conoscere il successo. La zona in cui l’attività andrà a sorgere dovrà essere senza alcun dubbio uno dei primi pensieri del proprietario, anche a seconda del tipo di attività stessa e dei servizi che essa andrà ad offrire.
Per fare un banale esempio, posizionare un negozio di giocattoli in prossimità di scuole e servizi idonei ai bambini, può essere un’ottima soluzione per farsi un bel po’ di pubblicità: saranno i bambini stessi, infatti, a potenziare la pubblicizzazione del negozio senza quasi che vi sia il bisogno di iniziare intense operazioni di volantinaggio.
Lo stesso può valere per edicole, bar, e tabacchini: in generale, la posizione del negozio dovrà sempre essere strategica e pensata in base al contesto in cui si desidera farla crescere ed ai potenziali clienti che si intende incuriosire.

Un altro punto di interesse, poi, è appunto la pubblicità: mettere in piedi una attività, per quanto faticoso possa essere, non può di certo bastare per attirare a sé i clienti. E’ importante, quindi, agire in maniera tale da solleticare il gusto e la curiosità della gente, in funzione anche del tipo di attività di cui siamo proprietari e del contesto in cui essa sorge: una buona idea, ormai applicata da molti, è la classica “inaugurazione del locale”. Che si tratti di un negozio di parrucchiere, di un solarium, o di un semplice bar, l’operazione di inaugurazione dello stesso può essere davvero importante: ottimo anche pubblicizzare l’evento non solo attraverso il classico passaparola tra amici e parenti, ma anche per mezzo di una fitta operazione di volantinaggio, che informi bene sul luogo, la data e l’ora esatti in cui avverrà l’inaugurazione del locale.

Risulta essere un buon passo preparare un buon rinfresco, che soddisfi diversi gusti e che sia soprattutto abbondante: non piace a nessuno arrivare ad una inaugurazione e trovare il buffet semi vuoto, ed in questo vale la regola latina del “melius abundare quam deficere”. E’ bene, inoltre, dare una giusta e buona impressione soprattutto in questa fase, che è appunto quella iniziale: curare bene arredamento, pulizia, ambiente ed accoglienza, anche e soprattutto durante l’evento inaugurativo sono altri punti da non dimenticare soprattutto in questo primo momento in cui tutti gli invitati all’evento sono dei potenziali clienti futuri.

Da non dimenticare anche cortesia e gentilezza: il padrone del locale, il proprietario ed anche chi presterà servizio nell’attività, dovranno essere impeccabili, sorridere, e soprattutto cercare di dialogare con tutti. Badate bene, però, che questo comportamento valga non solo durante la serata di inaugurazione, ma anche e soprattutto nei tempi successivi: d’altronde, si sa, la prima regola di un buon locale è che “il cliente ha sempre ragione”.